Operatore Socioculturale per il Cambiamento Migliorativo

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Introduzione

 

La postmodernità è il concetto che si riferisce allo stato o al clima socioculturale che le società occidentali stanno attualmente attraversando, clima che ricade ineluttabilmente sul vissuto del singolo.

A partire dall'inizio degli anni Settanta la visione moderna di una società che scorre lungo una temporalità lineare verso il progresso e l'evoluzione, ha lasciato il posto alla celebrazione dello scetticismo, della sovversione, dell'ironia, del paradosso, dell'ostilità per le generalizzazioni. Tale inversione di prospettiva ha generato considerevoli effetti in tutti i campi: nella filosofia si è abbandonato il rigore del pensiero logico per lasciare spazio al neo-pragmatismo; nel campo scientifico l'approccio determinista ha lasciato il posto a nuovi quesiti sull'indeterminatezza del mondo naturale e sulla prossimità con il mondo spirituale;nelle arti, la distinzione dualistica tra arte elevata ed arte profana si è contratta progressivamente e si è frammentata in innumerevoli percorsi espressivi dai confini labili.

Potremmo, quindi, definire la società post-moderna come una società ad elevata contingenza [1] . I rapidi cambiamenti sociali assumono la veste della transizione, cioè di una particolare forma di cambiamento che attualizza il mutamento, lo rende parte del quotidiano e del vissuto di ciascuno di noi.

La rapidità con cui forme e modelli cambiano, si trasformano e si intersecano, conduce verso la pluralità nelle opportunità di scelta e di adattamento e verso una compresenza di narrazioni in grado di introdurre una diversa realtà possibile. Per contro, il corpo rappresenta la costante fisiologica che si mantiene inalterata da pressoché 200.000 anni, assumendo i contorni di una “naturalità” con cui i processi culturali devono confrontarsi. Nel singolo queste istanze devono coesistere e, possibilmente, armonizzarsi, pena l'insorgere di diverse manifestazioni di disagio che assumono i connotati della disarmonia, della mancanza di senso, del disorientamento, fino a diventare malessere e, infine, malattia (Rossetti 2022). [2]

Un soggetto che impara a gestire le transizioni ea vivere nelle contraddizioni è in grado di affrontare l'inaspettato e l'inatteso [3] e di compiere percorsi di adattamento creativo [4] volti ad attualizzare scelte di vita che soddisfino i due impulsi primari: quello di “fare società” e, contemporaneamente, quello di esprimere la propria unicità.

Un soggetto che sa orientarsi con coerenza e responsabilità nel mondo delle possibilità è in grado di evitare di perdersi e di annientarsi. Un soggetto che ambisce alla libertà di espressione è in grado di raggiungere una sensazione di profonda consapevolezza di sé, dei propri valori e dei propri obiettivi senza perdere di vista i propri limiti.

Un soggetto con queste caratteristiche è in grado di dare vita a relazioni costruttive e, pertanto, è in grado di gettare i ponti per una comunità tollerante e cooperativa. Un soggetto che diventa un “catalizzatore sociale” è in grado di trasformare, con il proprio esempio e le proprie azioni, il conflitto in potenzialità e di vedere nuove vie e nuovi modi per generare un cambiamento migliorativo.

Per questo motivo il progetto formativo di seguito illustrato è un progetto che parte dal “basso”, dal sociale, che coinvolge il singolo nel suo potenziale umano e si organizza sulla base di quella corporeità originaria che elude la contingenza culturale e le distinzioni sociali, economiche e politiche sebbene si nutra di immagini, di rappresentazioni e di simboli che le alimentano.

 

La figura dell'operatore socioculturale per il cambiamento migliorativo

 

L'operatore socioculturale per il cambiamento migliorativo, prima di essere una figura professionale, è anzitutto una persona in grado di operare cambiamento facendo leva su quel reincantamento del mondo che Weber attribuiva al postmoderno:

 

la struttura latente del postmoderno è il reincantamento del mondo, dopo che il moderno, con le sue leggi, le sue regole, il calcolo razionale l'estrapolazione lineare, la scienza, aveva sottratto alla mente, ma soprattutto ai cuori, la possibilità di porsi stupiti e ammirati davanti alla vita” [5] .

 

Per acquisire gli strumenti operativi l'OSCM deve aver appreso i processi di decondizionamento. Con decondizionamento non si intende un ripiegamento nichilistico verso l'autoreferenzialità, ma si intende una capacità di osservare con occhio critico l'universo simbolico di riferimento, comprendendone i meccanismi e l'organizzazione per poterlo relativizzare e comprendere la natura di conflitti e incongruenze.

L'OSCM è una persona dotata di immaginazione sociologica [6] , che è in grado di leggere il tessuto culturale, progettare metodi di intervento e attualizzarli con azioni concrete.

 

È, prima di tutto, una persona in grado di applicare tali strumenti sul proprio vissuto e, ricco di tali esperienze, può diventare operatore di cambiamento mediante la sua testimonianza oppure mediante interventi di mediazione sociale e culturale nei vari contesti che ne facciano richiesta. La sua missione è quindi orientata alla educazione, alla mediazione e/o alla formazione.

 

Il progetto

 

Il progetto formativo è organizzato sulla base di seminari teorico-pratici di mezza giornata (4 h) o di una giornata intera (8 h), da tenersi orientativamente nella giornata di sabato.

 

Il progetto è strutturato su un piano di studi triennali:

Durante il I anno verranno acquisite le competenze socioculturali di base e verrà rilasciato l'attestato di Operatore Socioculturale Junior

Durante il II anno verranno acquisite competenze socioculturali avanzate e verrà rilasciato l'attestato di Operatore Socioculturale Senior

Durante il III anno verranno acquisite competenze specifiche e volte alla professionalizzazione della figura in sintonia con le proprie attitudini ei propri obiettivi.

 


 

 

Piano di studi del III anno

 

Il piano di studi del terzo anno sarà progettato in via del tutto personalizzato e co-partecipata.

 

Metodologia didattica

 

La metodologia didattica vuole incoraggiare un apprendimento attivo che favorisce i processi di acquisizione della conoscenza e non si limita al puro nozionismo o alla mera elaborazione intellettuale. Pertanto, l'allievo sarà stimolato a trovare il proprio percorso di accesso alle informazioni supportate da un ambiente che lo stimola a concepire l'apprendimento come un percorso avventuroso ed entusiasmante, un viaggio stimolante dove ogni esperienza venga acquisita come una opportunità di arricchimento. Le tecniche di apprendimento faranno uso di canali digitali, ma anche di canali creativi che favoriscono un apprendimento multilivello in grado di stimolare tutti i canali percettivi per un coinvolgimento completo e multiprospettico dell'esperienza didattica.

Il docente sarà al contemporaneo un facilitatore di apprendimento, un mediatore nelle attività che prevedono il lavoro di gruppo e un mentore nella progressione della conoscenza. Il suo ruolo sarà principalmente quello di aiutare l'allievo a porsi delle domande ea trovare le risposte utilizzando le risorse acquisite durante i seminari in un costante processo circolare tra teoria, metodologia e pratica.

 

Elaborato Finale

 

Già a partire dal primo anno, l'allievo verrà stimolato ad individuare una o più aree di conoscenza verso le quali volgere la propria ricerca che approfondirà durante tutto il triennio fino a confluire in un elaborato finale che compendierà il percorso interfacciante e le esperienze acquisite.

 

Testo didattico di riferimento

 

Rossetti F. (2022), Guarire con il corpo. Un modello di sociologia applicata per affrontare il disagio culturale, Homeless Book, Faenza (in corso di stampa)

 

Durante il corso verranno inoltre forniti i riferimenti bibliografici necessari a implementare le tematiche affrontate.

 PIANO DI STUDI


Seminari propedeutici (I anno)

Elementi di psicologia generale (1 seminario)

Elementi di sociologia generale (1 seminario)

Elementi di antropologia generale (1 seminario)

Educazione al pensiero critico (1 seminario)

La costruzione simbolica della realtà: percezione, rappresentazione, coscienza, consapevolezza (2 seminari)


Titolo conseguito al completamento dei seminari del I anno di corso: Operatore Socioculturale Junior

Seminari avanzati (II anno)

Teoria della percezione e psicologia della forma (1 seminario)

La comunicazione efficace (1 seminario)

Antropologia della consapevolezza (1 seminario)

La corporeità come mediatrice di senso: empatia applicata, creatività e cambiamento, tecniche di problem solving (2 seminari)

Relazionalità e risoluzione dei conflitti: disagio culturale, conflittualità orizzontale e verticale, distorsioni rappresentative, dissonanze cognitive, decodifica simbolica e risoluzione del disagio (1 seminario)

Titolo conseguito al completamento dei seminari del II anno di corso: Operatore Socioculturale Senior

Seminari specialistici (III anno)

Scienze della salute (1 seminario)

Antropologia della religiosità e del sacro (1 seminario)

Antropologia dei processi creativi (1 seminario)

+ formazione specialistica personalizzata

Titolo conseguito al completamento dei seminari del III anno di corso: Master in dinamiche socioculturali

CALENDARIO LEZIONI I ANNO (A.A. 2023-2024)

Elementi di psicologia generale (16/12/23)

Elementi di sociologia generale (13/01/24)

Elementi di antropologia generale (17/02/24)

Educazione al pensiero critico (23/03/24)

La costruzione simbolica della realtà: percezione, rappresentazione, coscienza, consapevolezza (2 seminari) (20/04/24-25/05/24)

CALENDARIO LEZIONI II ANNO (A.A. 2023-2024)


Teoria della percezione e psicologia della forma (02/12/23)

La comunicazione efficace (20/01/24)

Antropologia della consapevolezza (10/02/24)

La corporeità come mediatrice di senso: empatia applicata, creatività e cambiamento, tecniche di problem solving (16/03/24 -13/04/24)

Relazionalità e risoluzione dei conflitti: disagio culturale, conflittualità orizzontale e verticale, distorsioni rappresentative, dissonanze cognitive, decodifica simbolica e risoluzione del disagio (18/05/24)


NOTA: LE DATE DEL III ANNO DI CORSO NON SONO ANCORA ATTIVE NELL'A.A. 2023-2024

[1]Luhmann N. e De Giorgi R. (2003), Teoria della Società,Franco Angeli, Milano 
[2] Rossetti F. (2022),Guarire con il corpo. Un modello di sociologia applicata per affrontare il disagio culturale,Homeless Book, Faenza (in corso di stampa) 
[3] Rossetti F. (2021) (con Bruno RT e Urbani T.), La società infelice: alla ricerca di un nuovo paradigma per affrontare l'imprevisto , Atti del Convegno Internazionale per la Scuola Democratica – “ Cittadinanza, lavoro e globalità Età” Vol..1 https”www.scuolademo-cratica-conference.net/proceedings/ ,(stampa in libero accesso)  

[4]  Piscitelli G. (2018), Consapevolezza, adattamento creativo e crescita, Quaderni di Sociologia Clinica, n. 11, Libro dei senzatetto, Faenza 
[5] Weber M. (1998), Considerazioni intermedie: il destino dell'occidente, Armando, Roma Mills W. (2018), Immaginazione sociologica, Il Saggiatore, Milano 
[6] Mills W. (2018), Immaginazione sociologica , Il Saggiatore, Milano 

  


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